Il comune di
Peccioli è situato nella regione Toscana in provincia di Pisa. Il paese è collocato su un'altura in posizione panoramica, affacciato sulla valle dell'Era e conta circa 4.800 abitanti.
L'economia locale si basa prevalentemente sull'allevamento di bestiame, su una pregiata produzione vinicola e sull'attività delle numerose industrie dell'abbigliamento e dei mobilifici diffusi su tutto il territorio.
Il nome della località deriva con tutta probabilità dal latino "picea" che letteralmente significa "pino selvatico": essa viene citata per la prima volta in un documento ufficiale del 793.
Il consolidamento del borgo di Peccioli avvenne in epoca medievale attorno a un castello che si trovò sottoposto alla giurisdizione dei Conti della Gherardesca, i quali già vantavano numerose proprietà nel territorio circostante.
Nel XII secolo i Conti della Gherardesca cedettero il castello di Peccioli ai Vescovi della città di Volterra che, in lotta contro l'espansione pisana, ne fece un baluardo difensivo della città di Volterra.
Nel 1163 l'esercito pisano assediò il territorio e, espugnato il castello, se ne impadronì. In seguito alla sconfitta inflitta dai Pisani ai Volterrani nella Battaglia della Meloria, Volterra si pose sotto la protezione della Repubblica di Firenze e pose le basi di una controffensiva.
L'esercito fiorentino riuscì a sconfiggere quello pisano e a conquistare il borgo di Peccioli che dal quel momento si trovò sotto la giurisdizione della Repubblica di Firenze. I Vescovi di Volterra mantennero solo alcuni diritti sul borgo tra i quali quelli di riscuotere i dazi sulle attività estrattive che avvenivano in loco.
Le rivalità per il controllo del borgo tra le due città di Pisa e Firenze non si placarono e solo nel 1293, con la Pace di Fucecchio, il borgo di Peccioli venne definitivamente annesso ai possedimenti della Repubblica di Pisa che ne mantenne il controllo fino all'inizio del XV secolo.
Dopo un lungo periodo di dominazione pisana, nel 1406 il borgo di Peccioli entrò a far parte dei possedimenti della Repubblica di Firenze che allora era governata dal casato nobiliare de' Medici.
Per tutto il XV secolo Peccioli subì saccheggi e devastazioni da parte di città e nobili antimedicei e non mancò al tempo stesso di ribellarsi alla Repubblica Fiorentina quando si presentò l'occasione: nel 1431 Peccioli sostenne infatti l'invasione del suo territorio da parte delle truppe del Ducato di Milano guidate da Niccolò Piccinino e nel XVI secolo quella delle truppe del Principe d'Orange, che avevano precedentemente assediato la città di Firenze.
Dal XVII secolo con la sottomissione al Granducato Mediceo ebbe inizio per Peccioli un periodo di pace e di stabilità politica che si protrasse fino all'avvento dei Duchi di Lorena al potere, i quali avviarono i primi lavori per la bonifica del territorio che favorirono ulteriormente lo sviluppo delle attività agricole e segnatamente della produzione vinicola.
I Duchi di Lorena mantennero il controllo di Peccioli anche dopo la fine della dominazione francese, avvenuta all'inizio dell'Ottocento.
Nel 1861 Peccioli venne annessa al Regno d'Italia ad opera del Re Vittorio Emanuele di Savoia.
Tra i monumenti di maggiore rilievo a Peccioli citiamo qui la Chiesa di San Verano, la Chiesa del Carmine, i ruderi della Rocca di Castruccio Castracani e il Museo delle Icone Russe.
Tra le numerose manifestazioni che si svolgono periodicamente a Peccioli segnaliamo qui la "Festa di San Colombano" che si tiene annualmente il 29 e il 30 settembre e che prevede una processione in onore del Santo e una celebrazione religiosa. In occasione della festa patronale vengono allestiti stand enogastronomici per la degustazione delle ottime pietanze e vini di produzione locale.